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marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 22/02/2019 : 15:00:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Un Dalia-Solido! Niente male! Per non parlare delle sorelle



 Regione Liguria  ~ Prov.: Savona  ~ Città: Savona  ~  Messaggi: 1544  ~  Membro dal: 06/05/2014  ~  Ultima visita: 22/04/2024 Torna all'inizio della Pagina

marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 22/02/2019 : 15:15:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Rispondo con un ben più modesto Safir che inseguivo da tempo, il n. 26, il taxi di Londra Unic 12-14 hp del 1908. E' un esemplare praticamente perfetto, salvo qualche graffio sul cofanetto.
E' l' ultimo modello di vettura d' epoca del marchio francese, uscì nel 1968, e la qualità è migliore dei precedenti modelli, il pianale con i parafanghi pressofusi e la scocca in spessa plastica, forse rhodialite, conferiscono peso e sostanza al modello. Dal 1970 la casa francese si dedicò alle sport Lola, Porsche e Ferrari.
In quegli anni i taxi della casa francese, fondata da Georges Richard nel 1905, erano diffusissimi a Parigi e a Londra. Due dei miei sei taxi londinesi sono appunto Unic, il nuovo arrivato e un Matchbox del 1984, che riproduce anch' esso un Unic 12-14 hp, ma del 1907...almeno credo...
Ecco i due modelli e le foto degli originali che dovrebbero averli ispirati, conservati in musei d' oltremanica.





 Regione Liguria  ~ Prov.: Savona  ~ Città: Savona  ~  Messaggi: 1544  ~  Membro dal: 06/05/2014  ~  Ultima visita: 22/04/2024 Torna all'inizio della Pagina

marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 22/02/2019 : 15:30:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Di tutt' altro genere questo metOsul. Questi modelli portoghesi sono degli obsoleti classici, anche se un po' tardi rispetto alla concorrenza più qualificata...non so se derivino da stampi dismessi o se siano cloni, sicuramente erano in ritardo ed erano pure rifiniti peggio degli originali, però li trovo ugualmente affascinanti. I pochi modelli base sono declinati in una miriade di versioni di servizio pubblico principalmente portoghesi, ma non solo.
Questa Volkswagen typ 1 del 1958 (lunotto grande) in versione Pompieri portoghesi dovrebbe derivare da un Dinky Toys, ma non ne sono certo. Esiste anche una versione con l' antenna.
Nell' ultima foto il mio parco dei veicoli dei VIgili del Fuoco portoghesi metOsul.




 Regione Liguria  ~ Prov.: Savona  ~ Città: Savona  ~  Messaggi: 1544  ~  Membro dal: 06/05/2014  ~  Ultima visita: 22/04/2024 Torna all'inizio della Pagina

edicolante
Amministratore

AM Staff


Inserito il - 01/08/2019 : 23:14:42  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di edicolante Invia a edicolante un Messaggio Privato Aggiungi edicolante alla lista amici
… i metosul , derivano da stampi dismessi alcuni dei quali modificati
Verso la prima metà degli anni , produttrice di giocattoli in plastica ( tra cui una deliziosa Isetta in scala circa , decise di passare alla produzione di diecast in metallo ( da qui il nome met usol ) riciclando stampi dismessi vedi floride, ds e mini ex corgy, MB, VW e r16 ex dinky
Alcuni modificati , mi lascia perplesso la breack che sembrerebbe derivare da un norev , ma senz' altro non utilizzando lo stesso stampo ...




Prov.: Genova  ~ Città: sestri levante  ~  Messaggi: 3548  ~  Membro dal: 31/03/2006  ~  Ultima visita: 28/11/2020 Torna all'inizio della Pagina

marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 02/08/2019 : 08:57:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Benritrovato!
Non so perché, ma i metOsul mi hanno sempre intrigato, da quando leggevo i reportage da Porto di Uhlfelder su Quattroruotine.
Mi sembra di aver letto da qualche parte che la Mercedes sia di origine Gama, non Dinky.




 Regione Liguria  ~ Prov.: Savona  ~ Città: Savona  ~  Messaggi: 1544  ~  Membro dal: 06/05/2014  ~  Ultima visita: 22/04/2024 Torna all'inizio della Pagina

edicolante
Amministratore

AM Staff


Inserito il - 02/08/2019 : 14:04:42  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di edicolante Invia a edicolante un Messaggio Privato Aggiungi edicolante alla lista amici
controllo e ti dico



Prov.: Genova  ~ Città: sestri levante  ~  Messaggi: 3548  ~  Membro dal: 31/03/2006  ~  Ultima visita: 28/11/2020 Torna all'inizio della Pagina

edicolante
Amministratore

AM Staff


Inserito il - 02/08/2019 : 15:18:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di edicolante Invia a edicolante un Messaggio Privato Aggiungi edicolante alla lista amici
--- in merito ad un paio di post di marconolasco , inerenti i Dinky provenienti dalla collezione Parodi , vorrei aggiungere qualche altra notiziola …
io ho avuto modo di vedere la collezione in quanto ho avuto l'opportunità di conoscere i figli ( nati presumo fine anni 50 ) e parlandone , sono venuto a conoscenza di un piccolo aneddoto.
Durante l'alluvione che colpi Genova nel 1970 ,quando gli uffici ed i magazzini della ditta Edilio Parodi si trovavano in Sottoripa , una parte della collezione ( Era abitudine del fondatore della ditta Edilio , conservare un pezzo di ogni modello , che veniva esposto a guisa di campionario, in quello che oggi chiameremmo lo show room ) andò dispersa ed allora i due figli negli anni 80 ( fine ) si misero alla ricerca dei pezzi andati persi ( e tenete presente che non esisteva internet ), fino a completare la raccolta .
E' un peccato che gli eredi non abbiano voluto conservare questa raccolta , buon per Marco che è riuscito ad accaparrasi qualche pezzo, che magari era uno di quelli cercati con tanta pazienza da figli




Prov.: Genova  ~ Città: sestri levante  ~  Messaggi: 3548  ~  Membro dal: 31/03/2006  ~  Ultima visita: 28/11/2020 Torna all'inizio della Pagina

marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 02/08/2019 : 16:55:47  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Grazie per la condivisione di questi ricordi. Quando passavo sulla sopraelevata con la macchina di papà e vedevo quella enorme scritta Dinky Toys dall' inconfondibile font mi sembrava di essere al centro del mio universo modellistico.
Riprendo a pubblicare qualche acquisto recente, sperando sempre di vederne anche altri.
Questo in realtà è un penultimo acquisto. Volevo dare un rimorchio al mio E.R.F. Corgi Toys perché in realtà ho sempre desiderato, ma mai avuto, il gift set n. 11 che compare sul catalogo sullo sfondo. Ecco quindi il rimorchio n. 101, quello senza sponde. Purtroppo la tinta non riprende quella del lorry perché giallo e blu era disponibile solo nel gift set (anche se non ci metterei la mano sul fuoco che qualcuno non sia stato venduto singolarmente...)
Completo con i carichi e qualche foto d' "ambiente" in cui compare anche il gemello n. 100 con sponde al rimorchio di una Land Rover.






 Regione Liguria  ~ Prov.: Savona  ~ Città: Savona  ~  Messaggi: 1544  ~  Membro dal: 06/05/2014  ~  Ultima visita: 22/04/2024 Torna all'inizio della Pagina

nikita
automodellandonissimo



Inserito il - 05/08/2019 : 23:03:27  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di nikita Invia a nikita un Messaggio Privato Aggiungi nikita alla lista amici
Grande fortuna, piccolo prezzo in una asta svizzera!
http://www.imagebam.com/image/15583c1293163264[




Modificato da - nikita in data 05/08/2019 23:06:56

Prov.: Estero  ~ Città: Lausanne, Svizzera  ~  Messaggi: 1592  ~  Membro dal: 26/11/2009  ~  Ultima visita: 08/06/2022 Torna all'inizio della Pagina

franciazzi
automodellandonissimo



Inserito il - 06/08/2019 : 12:27:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di franciazzi Invia a franciazzi un Messaggio Privato Aggiungi franciazzi alla lista amici
E bravo Laurent, ottima pesca !

Mentre noi ci prendevamo la copia cinese:
http://www.automodellando.it/forum/...LY_ID=487651

tu invece ti sei preso l'originale!!!




 Regione Lazio  ~ Prov.: Roma  ~ Città: Ardea  ~  Messaggi: 1972  ~  Membro dal: 27/12/2005  ~  Ultima visita: Oggi Torna all'inizio della Pagina

nikita
automodellandonissimo



Inserito il - 06/08/2019 : 12:40:30  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di nikita Invia a nikita un Messaggio Privato Aggiungi nikita alla lista amici
Si, preferisco il Made in Italy :-)




Modificato da - nikita in data 06/08/2019 12:41:00

Prov.: Estero  ~ Città: Lausanne, Svizzera  ~  Messaggi: 1592  ~  Membro dal: 26/11/2009  ~  Ultima visita: 08/06/2022 Torna all'inizio della Pagina

marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 26/09/2019 : 20:35:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Questa estate è arrivato il sesto Ford Transit Dinky Toys della collezione, il n. 416 del 1975 (anno di uscita del modello), un Mk I passo lungo restyling del 1971 in versione "Motorway Service" della Ford inglese, quindi con guida a destra.
Scala 1/42 circa.
L' ultimo arrivato si basa sulla prima versione del 1965. Lo stampo viene modificato per seguire gli aggiornamenti del 1971, quindi cambia il frontale e il portellone posteriore, ora ad anta unica incernierata in alto, però il modellino si semplifica, del resto siamo ormai nel 1975, cioé in piena decadenza. In particolare scompaiono gli strass dei fari anteriori le targhe e la portiera scorrevole del guidatore diventa fissa. Cambiano anche i cerchioni.
Nel 1972 arriva il Transit Mk II e nel 1978 La Dinky aggiorna nuovamente lo stampo, ma il risultato lascia alquanto a desiderare, a parer mio. Nella foto di famiglia compaiono tra gli altri le tre versioni n. 274 ambulanza, n. 269 Police e n. 417 "Motorway Service", cioé, mi pare, tutte quelle uscite di quest' ultima versione.
Continua la semplificazione con la perdita della base metallica del lampeggiante e del vetrino del portellone posteriore.





 Regione Liguria  ~ Prov.: Savona  ~ Città: Savona  ~  Messaggi: 1544  ~  Membro dal: 06/05/2014  ~  Ultima visita: 22/04/2024 Torna all'inizio della Pagina

eigi
Amministratore




Inserito il - 23/01/2020 : 18:47:21  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di eigi  Invia a eigi un messaggio AOL Invia a eigi un Messaggio Privato Aggiungi eigi alla lista amici
Ebbene si, son tornato per un attimo alle origini ... o quasi, visto che la mia passione per le macchinine nacque, in realtà, qualche anno prima con la mitica serie 500.
Qui, invece, si parla di quando l'obsoleto "vero" stava ormai esalando l'ultimo respiro, e all'orizzonte s'intravedeva l'inizio di una nuova era.
Diversa ma, sapendola interpretare (ed accettare), anch'essa affascinante.
Così, pochi giorni fa, ho voluto riassaporare il piacere di (ri)acquistare una "vecchia amica" di giochi ch'era andata persa; anche per far compagnia ad altre della stessa famiglia che già avevo recuperato in precedenza.


L'AUTO
L'Italdesign Iguana è una concept car disegnata da Giorgetto Giugiaro. L'auto, dopo una prima apparizione allo Sport Car Show di Monza, venne presentata ufficialmente al Salone dell'Auto di Torino del 1969.
La base meccanica era quella dell' Alfa Romeo 33 Stradale (nella configurazione allora in corso, “Tipo 33/2”).
Le strutture portanti in acciaio “spazzolato”, di tetto e montanti, furono lasciati a nudo; la carrozzeria, in vetroresina, era stata verniciata in grigio metallizzato, quasi a voler sottolineare la “nudità” del metallo. Come fosse stata appena lavorata da un maestro battilastra.
Grandi superfici vetrate, con finestrini laterali estesi oltre la linea del parabrezza e tetto in cristallo, illuminano un interno ridotto al minimo, di chiara ispirazione “racer”, come richiesto dalla base meccanica sulla quale poggia il progetto. Lo stesso criterio progettuale che si ritrova nelle due sezioni, anteriore e posteriore, ad apertura totale; ovvero trattate come sull'originaria 33 Stradale.
I diversi elementi stilistici si ritroveranno in altre realizzazioni di Giugiaro, sia che si tratti di Concept piuttosto che di auto di serie: dalla Porsche Tapiro alla Maserati Bora per il taglio del parabrezza, alla De Lorean per il trattamento dell'acciaio spazzolato a vista, fino all'Alfetta GT per lo stile del posteriore.
L'Iguana, secondo alcune fonti, avrebbe dovuto essere prodotta in piccola serie, purtuttavia restò un esemplare unico. .

Le caratteristiche generali erano le seguenti:
Telaio con elementi tubolari saldati, sospensioni anteriori e posteriori a ruote indipendenti, bracci e barre trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori idraulici, barra stabilizzatrice. Freni a disco (Girling) sulle 4 ruote (Campagnolo), doppio circuito.
Motore V8 di 90°di 2 litri, posteriore longitudinale, monoblocco e teste in lega leggera, 4 alberi a camme in testa con comando a catena. Alimentazione a iniezione indiretta Spica, accensione a 2 spinterogeni, 2 bobine, 2 candele, lubrificazione a carter secco. 1995 cc (78x52,2 mm) 230 CV a 8800 giri/min. 21 kgm a 7000 giri/min.
Carrozzeria in vetroresina.
Trazione posteriore, frizione posteriore monodisco a secco, cambio 6 marce + RM (Colotti)
Passo 2,35 m; lunghezza 4,05 m; larghezza 1,78m; altezza 1,05m. Peso, 700 kg



IL MODELLO - Politoys M14
Portiere e cofano motore apribili. Sedili e cruscotto fusi in blocco col fondino, in metallo. Volante nero, in plastica. Riproduzione del motore, del blocco trasmissione e degli scarichi, interamente cromati. Ruote veloci. Fondino cromato, avvitato anteriormente alla carrozzeria. Targa posteriore. Prodotta in colore verde metallizzato (nel catalogo 1972 appare in color oro ma non è stata mai vista in giro). Scatola ti po "Bubble Box" (l'unica utilizzata per tutti i modelli di questa serie) con basetta in plastica arancione e chiavetta per svitare la vita di ancoraggio del modello (la chiavetta poteva essere di due tipi, a seconda che il modello fosse ancorato alla base con una vite a taglio, oppure con un bullone con testa esagonale).



Il modellino fa parte della serie M più due cifre numeriche (da M10 a M27), prodotta col marchio Politoys dal 1970 al 1972. Sono 18 modelli che si discostano dai mitici M500 che li hanno preceduti; sono semplificati, hanno "ruote veloci", monoblocco in plastica e uguali per tutti i modelli (tranne il primo della serie, che si caratterizza anche per il diverso metodo di ancoraggio alla basetta, per mezzo di una fascetta anzichè viti) , dettagli ridotti all'osso, interni "minimal" e, tranne pochi casi, versioni disponibili in unico colore. Eppure, sono così fascinose da non lasciare indenne chi si imbatte in loro!
Come dite? La fattura? Beh, è quella tipica dell'epoca; erano semplicemente delle splendide "macchinine" fatte bene ... che oggi ci sognamo






 Regione Estero  ~ Prov.: Roma  ~ Città: roma  ~  Messaggi: 8937  ~  Membro dal: 10/05/2007  ~  Ultima visita: 01/04/2023 Torna all'inizio della Pagina

marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 23/01/2020 : 22:37:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
A me in realtà la serie MXX non è mai piaciuta troppo, la trovavo decadente rispetto alle vette della serie 500, però ne ho diverse, anche se alcune le rovinai irraparabilmente per ricavare versioni fedeli di auto da competizione, come la Howmet e la Porsche 917. D' altronde all' epoca gli speciali dovevano ancora arrivare, almeno da noi, e Solido a parte non c' era molto in giro di auto da competizione.
Visto che ne hai accennato spero di fare cosa gradita, anche se OT, confrontando l' Iguana con la 33 stradale della stessa serie, n. M11 del 1970.
I due modelli riproducono indubbiamente la stessa meccanica, ma realizzata con due stampi diversi, leggermente più grande quella dell' Iguana.






Modificato da - marconolasco in data 24/01/2020 08:45:27

 Regione Liguria  ~ Prov.: Savona  ~ Città: Savona  ~  Messaggi: 1544  ~  Membro dal: 06/05/2014  ~  Ultima visita: 22/04/2024 Torna all'inizio della Pagina

eigi
Amministratore




Inserito il - 24/01/2020 : 16:56:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di eigi  Invia a eigi un messaggio AOL Invia a eigi un Messaggio Privato Aggiungi eigi alla lista amici
Non potevi far confronto migliore, caro Marco, visto che, come descritto nel mio post, l'Iguana sfruttava proprio la base meccanica della 33 Stradale.

Quanto alla differenza tra la serie M500 e la successiva Mxx siamo in perfetto accordo, come ho già scritto, ma sappiamo bene entrambi, visto che siamo coetanei, che ad un certo punto della storia i modellini hanno subito una "decadenza", e non solo quelli della Politoys.
Però, alla fin fine, abbiamo continuato ad amarli per il solo fatto che eran "macchinine"




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marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 24/01/2020 : 18:49:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
E allora mi permetto di continuare ancora un poco l' OT aggiungendo altre due dream cars, come si chiamavano allora i prototipi da salone, su base Alfa Romeo 33 stradale 1967.
La prima è un Mercury, il n. 53 del 1970 che riproduce la Coupé Prototipo Speciale presentata da Pininfarina al Salone di Parigi del 1969, su base Ferrari P5 dell' anno prima. Disegno di Leonardo Fioravanti.
Purtroppo Mercury lavorò di fantasia sia con la tinta, l' esemplare unico vero infatti era giallo limone, che nel realizzare anche l' apertura della parte anteriore della carrozzeria che credo che nella realtà fosse fissa. D' altronde si trattava di un giocattolo che doveva colpire la fantasia dei bambini...sono stati quelli come noi che l' hanno elevato al rango di modellino oggetto da collezione!
Il quarto modello è un ben più fedele Dinky Toys France del 1969, all' epoca all'apice della parabola. E' il n. 1426 e riproduce la Carabo di Bertone, o meglio, di Marcello Gandini, esposta al solito Salone di Parigi del 1968. Niente parti apribili, ma un rigoroso rispetto della realtà nelle linee e nelle tinte.





Modificato da - marconolasco in data 24/01/2020 18:51:07

 Regione Liguria  ~ Prov.: Savona  ~ Città: Savona  ~  Messaggi: 1544  ~  Membro dal: 06/05/2014  ~  Ultima visita: 22/04/2024 Torna all'inizio della Pagina

marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 24/01/2020 : 19:18:33  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
E già che ci sono cerco di rispondere ad Allegritti e a contribuire a mantenere un senso al forum, presentando una recente acquisizione obsoleta dopo un po' di tempo. Avevo smesso perché mi sembrava che nel forum non ci fosse più alcun interesse per questa tipologia di modelli, che è invece storicamente molto significativa, visto tutto il resto nasce da lì.
E' il Dinky Toys inglese n. 132 del 1955 e riproduce in scala 1/48 (al passo) la Packard Convertible del 1953. E' un modello apparentemente molto semplice, formato da un guscio pressofuso che comprende scocca e interni, un guidatore anch' esso pressofuso, un parabrezza in plastica un po' troppo annegato nel cruscotto, forse per garantire una maggior robustezza, un fondino in lamiera, i due assali e le quattro ruote con cerchi pressofusi.
Lo confronto con un Franklin Mint "moderno", beh...si fa per dire, risale al 1987, che riproduce in scala 1/43 una parente, la Packard Caribbean 2 door convertible sempre del 1953, versione lussuosa dell' altra per far risaltare la maggior pulizia dell' insieme del Dinky, il cui stampo riporta una miriade di particolari, rispetto a un pur dettagliato modello per adulti, almeno a mio parere.
Se ci sarà una ripresa di interesse anche per questi modelli ne aggiungerò altri, ma spero di poter ammirare anche i vostri!





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eigi
Amministratore




Inserito il - 24/01/2020 : 23:16:05  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di eigi  Invia a eigi un messaggio AOL Invia a eigi un Messaggio Privato Aggiungi eigi alla lista amici
Belle entrambe le derivate 33 Stradale. La Mercury, effettivamente, aveva molte "licenze poetiche"; oltre a quelle da te menzionate, anche il cofano motore non era come da loro riprodotto (in realtà si sollevava solo la parte in vetro); evidentemente avevano sfruttato la precedente Alfa 33 "periscopica" perchè il taglio delle aperture dei cofani è praticamente uguale. Anche il lato guida è posto dalla parte sbagliata. Ma, come giustamente dici, prima ci giocavamo "Disteso, pancia algida, marmo rosa di un corridoio ... (auto-cit.)" per poi farli divenire oggetti da collezione.


Dinky Toys 1955 vs Franklin Mint 1987 è un confronto quasi impossibile, ma fa capire bene da dove si veniva e dove si è arrivati

Ammirare i nostri dici? Non sarà facile; utenti "obsoleti" con collezioni alla tua portata ce n'erano, ma da tempo non ne vedo traccia, ed io, povero me, dopo aver perso la mia collezione originaria non ho che qualche "spicciolo recuperato" negli ultimi anni.
Oltretutto, per "salvare il soldato Ryan", ho timore che la riscoperta del mondo obsoleto non sia sufficiente.
Ma va bene che ci sia chi ha in animo di provarci, anzi ... wow!




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marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 25/01/2020 : 10:10:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Grazie per le precisazioni sul Mercury!
Allora continuo a provarci con un Matchbox MOY n. Y-10, la Mercedes-Benz 680S 36/220 W06 del 1928. Modello in scala 1/52 del 1963. Ne avevo già uno da quando arrivò nei negozi, ma, come si vede, non è certo impeccabile e non ha neanche la scatola.
Quasi tutti i dettagli sono pressofusi. Delizioso lo scarico.





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marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 01/02/2020 : 14:36:40  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Questo non è un obsoleto classico, ma tutto sommato è uscito 25 anni fa e riprende volutamente lo stile di uno dei più classici Corgi Toys.
Si tratta del Corgi n. 97887, prodotto appunto nel 1994, nel periodo Mattel (1989-1995) in serie limitata, però di ben 12500 esemplari (questo è il 9749). Anche per questo sono riuscito a spuntare un prezzo di 25,35 euro spedizione compresa e per me li vale tutti.
E' un articolato con motrice Bedford O type del 1939 che traina un semirimorchio portacavalli del circo Chipperfield, chiaramente derivato dal n. 1130 del 1962.
La confezione è molto ricca e comprende figurine e depliant vari nonchè una riproduzione di un autentico manifesto pubblicitario del circo Chipperfield, le cui origini risalgono a quasi tre secoli e mezzo fa.
Lo confronto al suo avo e ispiratore, che presenta qualche finitura in meno, ma è arricchito da una bella serie di sei cavalli da parata che mancano nel più recente. Ho allora rimediato procurandomene alcuni originali che mi sono costati ben più del modello...
Ne avevo individuato quattro a prezzo accettabile e li avevo appena comprati, in attesa di trovarne altri due, quando poco dopo comparve una nuova inserzione con il set completo di sei cavalli dichiarati originali in vendita! Vabbè, un altro click e ora ne ho 16! Guarda caso, sulla riproduzione del manifesto che si dovrebbe intravedere sullo sfondo, tra gli altri, si cita un numero con 16 purosangue!





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