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Jurij ha scritto:

Butto li una mia tesi, in parte controcorrente a quanto è già stato scritto, ma lo scambio di opinioni è un elemento di crescita ed arricchimento culturale solo quando il confronto è fatto con chi ne ha di diverse dalle proprie. La Formula 1 non è più una "formula" in senso matematico del termine, ma si è ridotta ad una gabbia regolamentare strettissima, dove tutti devono realizzare con mezzi propri la stessa vettura. Tutte le variabili della formula sono state azzerate: numero di cilindri, motore aspirato o turbo, priorità alla tenuta di strada, agilità nel misto, trazione in uscita curva o velocità in rettilineo, possibilità di concetti aerodinamici alternativi... Oggi addirittura lo spessore degli ingranaggi del cambio è stabilita per regolamento, e persino il disegno degli angoli dell'albero motore (di conseguenza la sequenza di scoppio nei cilindri). Credo che ciò sia stato fatto per ottenere un diretto rapporto di causa-effetto tra quantità di soldi investiti e risultati ottenibili, allo scopo di convincere le grandi Case Automobilistiche ad entrare in F1 senza correre il rischio di spendere cifre enormi per poi venire battute da una Hesket, o da una Wolf, o da una trovata geniale di Colin Chapman, Gordon Murray, Mauro Forghieri, o da un semplice ed economicissimo mass-dumper che non essendo investito da alcun flusso d'aria come cavolo fa ad essere considerato "appendice aerodinamica mobile"? Allora anche il gruppo molla-ammortizzatore lo è! Non inserisco nella lista delle povere e vincenti la Brawn GP, perchè il progetto di quella vettura fu totalmente a costo Honda, che decise di lasciare solo a fine stagione con disegni della monoposto futura già realizzati. Oggi si spendono comunque cifre enormi, in molti casi ben ripagate, ma con la certezza di ottenere risultati in modo direttamente proporzionale, o quasi. L'omogeneizzazione è evidente anche guardando i tracciati : tolti Montecarlo e Budapest (lente) e Monza e Spa (veloci), tutte le altre sono la stessa pista! A completare l'opera, una situazione tecnica assolutamente incomprensibile a chi non sia ingegnere, con piloti che non sono in grado di gestire il software della vettura che guidano senza chiedere agli ingegneri ai box. Temo che, in nome della sicurezza, il prossimo passo sia quello di avere le vetture radiocomandate in pista, ed i piloti ai simulatori ai box (tecnicamente già realizzabile). Per ultimo: quando acquisto una vettura da utilizzare tutti i giorni, sono molto interessato ai consumi ridotti, ma se guardo una gara automobilistica, il fatto di sapere che quelle vetture consumano poco mi porta a pensare che vanno più piano di quello che potrebbero! Se fossi interessato al rendimento energetico delle vetture, probabilmente sarei appassionato di gare di parapendio, non di F1! Ciao.

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