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Blackie
automodellandonissimo
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Inserito il - 19/07/2006 : 12:15:45
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Vorrei aprire una discussione sulle condizioni attuali del nostro hobby: è meglio oggi o ieri? Quali sono le cose dell'ambito modellistico che sono cambiate e che sono migliorate e peggiorate rispetto agli anni 80/90? E' una domanda rivolta sopratutto ai veterani, o a quelli che comiunque praticano il modellismo/collezionismo da più tempo di me (ho iniziato nel 2003...). Vorrei focalizzare la discussione su alcuni argomenti: I prezzi (se sono giusti o no in proporzione ddei prodotti), la reperibilità (se va meglio oggi o era meglio ieri per reperire un modello) l'appoggio da parte delle case produttrici (ovvero, se secondo voi accontentano abbastanza tutte le tematiche).
Io purtroppo non ho un metro di giudizio, visto che è da poco che ho iniziato. I prezzi, però mi sembrano spesso ben proporzionati rispeto alla qualità offerta, anche se comunque sono anche io disgustato da cose tipo Ixo che rivende modelli da 8 euro a 30 e passa con qualche particolare in più, cosa che secondo me sa un po' di presa in giro. Per quanto riguarda la reperibilità frequento due negozi tra Rovigo e Ferrara e trovo abbastanza tutte le marche di die cast. L'unica cosa che mi infastidisce è il fatto che per reperire un kit artigianale (BBR, Racing 43 ecc.) o dei particolari tipo Tron devo per forza comprarlo per corrispondenza in quanto nessuno di questi negozi li tiene... Ditemi la vostra!
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pandino75
automodellandonissimo
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Inserito il - 19/07/2006 : 12:39:26
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anch'io ho iniziato da poco, ma da quello che ho sentito dai più "vecchi" per certi versi è meglio oggi, c'è più scelta, le nuove tecnologie permettono di acquistare da tutto il mondo con costi e tempi ragionevoli, ma dall'altro verso c'ò forse meno poesia, una volta avevi dei marchi ben definiti che producevano ottimi modelli e che avevano una passione dietro, oggi queste realtà si contano sullle dita di una mano e il tutto ormai è governato da multinazionali che producono in Cina e, tralasciando le varie problematiche di diritti umani e ambientali o di discussioni macroeconomiche, tengono più conto della quantità che della quantità, di progettisti che creano un modello di una macchina che non hanno mai visto dal vero e della quale forse non sa neanche la storia e che quindi fanno delle ciofeche.
MOPAR OR NO CAR!
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utente_cancellato
iperautomodellante
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Inserito il - 19/07/2006 : 12:45:29
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Molto interessante questo topic.
Pure io ho l'hobby del modellismo da pochi anni e mi interessa molto sapere cosa ne pensano i più esperti. Tuttavia, frequantando il forum e parlando di persona con alcune persone esperte mi sembra di aver capito sostanzialmente alcune cose. Provo a dire la mia.
Negli anni '80 forse c'era minor scelta, ma i produttori rischiavano di più ed era possibile trovare modelli strani e poco conosciuti. Ora c'ètanta scelta ma le ditte producono tutte gli stessi modelli. Ad esempio, se la Ixo produce la Fxx, ecco che tutti gli altri iniziano a produrre la Fxx. Perchè nessuno, a parte Craig, produce la splendida Cisitalia e modelli simili? Semplici ricerche di mercato, marketing.
Negli anni '80 non esistevano i modelli a basso costo fatti in China. Ora troviamo di tutto e di più, ma siamo sicuri che tutto questo non vada ad influire negativamente sul rapporto qualità/prezzo?
Rapporto qualità/prezzo di 20 anni fa: 70% buono - 30% discreto Rapporto qualità/prezzo oggi: 80% pessimo - 20% buono Secondo me.
Negli anni '80 il livello di dettaglio era complessivamente minore di quello dei modelli di oggi ma, forse, erano più artigianali e piu... come dire... "caldi", poetici. Tuttavia livelli come gli Mr apribili erano impensabili. La tecnologia sta permettendo di avere modelli sempre più belli e particolareggiati, ma ahimè, e questo è il mio modesto parere, più freddi e impersonali.
Per quanto riguarda i kit, credo che tempo fa ci fosse più scelta nei negozi. Il mercato dei kit non sta andando benissimo, infatti molte ditte stanno iniziando a vendere anche montati. Purtroppo stanno diminuendo i modellisti. C'è sempre meno tempo per tutto ed è più facile acquistare un modello già montato.
Tirando le somme penso sia meglio oggi, almeno per una piccola parte della produzione. La tecnologia permette cose che anni fa non si potevano nemmeno immaginare. Con Ebay è possibile aquistare un modello in Australia in due secondi, ma ho paura che si perda un pò di poesia.
La cosa bella è che oggi è possibile discutere e confrontarci qui, su un forum.
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Modificato da - utente_cancellato in data 19/07/2006 13:49:05 |
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MA82
automodellantone
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Inserito il - 19/07/2006 : 14:08:39
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si internet ha dato la possibilità a molte persone come mè!!di conoscere questo hobby e di renderlo molto meno di nicchia!!!
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Jan
automodellante
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Inserito il - 19/07/2006 : 16:41:00
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Scusate se vado fuori argomento, vorrei chiedere gentilmente a Eagle dove si puo' vedere la Cisitalia di questo produttore Craig, potresti postare un link? Grazie.
Io ho i modelli Cisitalia della MDS Racing ma sono tanto curioso di vedere altri produttori, specialmente della 202 coupe'. Ciao
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utente_cancellato
iperautomodellante
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Inserito il - 19/07/2006 : 16:58:00
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Ecco il link, in effetti è un modello Piranha Models
http://www.miniwerks.com/inventory.asp?manu=58
E' limitato a soli 15 esemplari. Speriamo ne facciano altre in futuro.
Ciao a tutti.
quote: Messaggio di Jan
Scusate se vado fuori argomento, vorrei chiedere gentilmente a Eagle dove si puo' vedere la Cisitalia di questo produttore Craig, potresti postare un link? Grazie.
Io ho i modelli Cisitalia della MDS Racing ma sono tanto curioso di vedere altri produttori, specialmente della 202 coupe'. Ciao
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Modificato da - utente_cancellato in data 19/07/2006 16:59:48 |
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Jan
automodellante
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Inserito il - 19/07/2006 : 17:03:09
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Grazie Eagle
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ddt
automodellantino
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Inserito il - 19/07/2006 : 17:44:20
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Provo a dire la mia: secondo me, per molti versi, è meglio oggi. Negli anni ottanta c'erano in giro già molti modelli, ma la qualità era spesso abbastanza bassa e i prezzi altissimi. Non esisteva la fascia dei modelli montati di prezzo "medio", per cui o dovevi comprare un BBR o un AMR oppure dovevi accontentarti di un industriale. La rivoluzione è arrivata intorno al 1990 con l'arrivo dei Minichamps PMA: prodotti di alta qualità a prezzo più basso. Questo avvento ha determinato la nascita di tutta una serie di marchi a metà strada fra l'artigianato e l'industriale, sorti per contrastare i diecast di qualità. Non dimentichiamoci che oggi abbiamo sul mercato gli Spark o i Bizarre, che negli anni ottanta avrebbero potuto essere collocati nella fascia alta di mercato: chi si sarebbe sognato di acquistare un modello così per 80 o 90.000 lire? Per non parlare degli speciali low cost come Tokoloshe, Pinko, RS Models o altri, che semplicemente non esistevano. Direi quindi che è aumentata enormemente la scelta, e anche se spesso ci si ripete, sono stati riprodotti soggetti che negli anni ottanta ce li sognavamo. Certo, esistono marchi come Ixo che a volte prendono abbagli colossali, ma è il prezzo da pagare per avere una scelta ampia. Venti anni fa questi abbagli li prendevano anche BBR, AMR e compagnia bella, senza che nessuno si scandalizzasse più di tanto, perché la documentazione a disposizione dei collezionisti era assai più limitata. Oggi con 50-70 Euro si porta a casa un signor modello. Credo che questo sia un dato di fatto incontrovertibile.
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ddt
automodellantino
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Inserito il - 19/07/2006 : 17:51:20
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...sul fatto che si sia persa un po' di poesia sono pienamente d'accordo con Eagle. Del resto i vantaggi da una parte si pagano dall'altra. Una volta le uscite dei modelli erano molto più rade, e c'era il tempo (e la voglia) di godersi anche la ricerca, che faceva parte del gioco. Oggi è tutto più rapido, più immediato. Ma in fondo la ricerca esiste ancora, anche se ha mutato le sue caratteristiche: si ricerca in rete, ma anche per fare questo ci vogliono volontà, abilità e fortuna. Per cui credo che un po' di poesia sia rimasta anche in questa nostra era del tutto-subito. Resta indubbiamente il fatto che negli anni ottanta le comunicazioni fra modellisti erano molto meno sviluppate, e certe cose che provenivano da lontano avevano un fascino enorme, proprio perché difficili da ottenere. Questa magia della lontananza è durata direi fino alla metà degli anni novanta, quando è iniziata la diffusione di Internet a livello domestico. Un tempo già ordinare un modello dai Tron a Loano era quasi un'impresa (almeno così era ai miei occhi di ragazzino), per non parlare di fare arrivare un kit o delle decals dall'estero. I contatti erano molto più lunghi, si andava con le lettere, col telefono. Ho però tanti bei ricordi di quegli anni. Forse ero anche meno esigente, e l'attesa - come ho scritto - era parte integrante del gioco. Oggi mi diverto ancora tanto, e continuerò finché mi divertirò così, e la sfida è quella di trovare le cose in minor tempo al miglior prezzo. Oggi come allora è una questione d'occhio.
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ale ale
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Inserito il - 19/07/2006 : 18:18:37
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A complemento di quanto scrive David vorrei parlare un po' degli accessori. Dagli anni '70 fino alla fine degli '80 si era sviluppata tutta una serie di transkit 8Robustelli, tron, faster43, ecc...), prevalentemente per ricavare versioni corsaiole da basi Solido. A Milano erano abbastanza facilmente reperibili, da Zeppelin, nel negozio di Emilio Re ed in quello di Paolo Tron. I miei ricordi, in questo caso, partono dalla seconda metà degli anni '80. Negli stessi negozi si trovavano facilmente accessori per migliorare i modelli e ruote. Tutta questa serie di... chiamiamoli particolari aftermarket è progressivamente sparita dai suddetti negozi a partire dall'inizio degli anni '90, da quando è nata Minichamps ed il suo livello di qualità è divnetato punto di riferimento per gli altri produttori.
"si dice che l'appetito vien mangiando, ma in realtà viene a stare digiuni!" (Totò)
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Renato
automodellantone
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Inserito il - 19/07/2006 : 23:36:22
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Quando ho cominciato a collezionare modellinii Corgi Toys erano a buon mercato e facilmente reperibili in tutta Italia. Vivevo a Salerno e lì anche i Dinky arrivavano col contagocce...non parliamo dei bellissimi e carissimi Spot On... Comunque tutta roba inglese o francese. Neanche una vettura italiana a parte le rare Ferrari e quelle (fuori scala) della Mercury (senza interni nè vetri)
Con queste poche parole voglio confermare che, a parte la poesia di quegli anni (non solo perchè erano gli anni dell'infanzia), tutto è DECISAMENTE cambiato in meglio!
L'ampia gamma dell'offerta, la precisione della scala, la scelta dei modelli, la cura dei particolari.
Una volta era difficile reperire la documentazione adeguata; oggi sono comparse foto d'epoca di tutte le vetture, con ovvi miglioramenti della qualità delle riproduzioni.
Ricordo una cosa che forse può essere interessante ed istruttiva. La Politoys produsse uno dei suoi primi modelli (una non-perfetta riproduzione in plastica della giulietta spider) come sorpresa per le uova di Pasqua!
Quando finalmente uscì la serie in metallo, i modelli Politoys sorpresero perchè, oltre ad essere abbastanza ben fatti, erano soprattutto ritenuti particolarmente interessanti. Infatti i primi modelli usciti (7 o 8, tutti insieme) riproducevano le auto classificatesi ai primi posti in un sondaggio condotto pochi mesi prima da Quattroruotine su quali fossero i modelli più desiderati dai collezionisti. Se ritrovo la vecchia documentazione potrò scendere nei dettagli (o, forse, potrà farlo qualcun altro dei senior).
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Renato
automodellantone
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Inserito il - 19/07/2006 : 23:56:10
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Questo ricordo si riferisce ad un periodo antecedente a quello cui fa riferimento Blakie quando si domanda se era meglio negli anni 80/90 o oggi. Negli anni 80 il modellismo speciale era florido e già di buona qualità. C'erano già le fotoincisioni (che hanno innalzato notevolmente la qualità dei modellini), le ruote a raggi "veri" e soprattutto le decals venivano riprodotte con sistema fotografico. Anche allora i modelli costavano molto ma forse un pò meno di ora. Ricordo che i primi BBR li acquistai a 110.000 lire, che mi sembravano decisamente più abbordabili dei 250 Euro di oggi. Devo aggiungere, per completezza, che i BBR allora si affacciavano come nuovo concorrente in un mercato dove gli AMR erano più cari di almeno 70.000 Lire. Condivido l'analisi di ddt a proposito dei Minichamps: ricordo la gradevolissima sorpresa di vedere linee, dettagli e particolari così curati ad un prezzo accettabile. In particolare mi colpì la Kaman Ghia cabriolet con quei suoi interni così perfettini!!! Fu anche per colpa sua che aggiunsi alla mia collezione la tematica delle spider, cabriolet etc...una roba SENZA FONDO!!!!
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utente_cancellato
iperautomodellante
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Inserito il - 20/07/2006 : 00:19:19
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Aggiungo che se non si fosse perpetrato lo scempio "mattel" vedremo molte piu' ferrari a prezzi piu' abbordabili e forse la bburago sarebbe ancora viva....
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Blackie
automodellandonissimo
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Inserito il - 21/07/2006 : 16:40:04
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Grazie a tutti quelli che hanno risposto...! E' stato molto interessante capire come si viveva l'hobby una volta! In effetti oggi c'è veramente tanta scelta, e anche la linea di montati a basso costo è stata una buona idea per chi non può permettersi quelli da 100 e passa euro...Da parte mia spero che ci sia una risalita del settore dei kit e degli accessori per elaborazione Die Cast...
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ominorosso
automodellantone
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Inserito il - 27/08/2006 : 04:08:41
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Volevo anche io dire la mia, premetto che condivido ogni cosa da voi detta, ma negli anni 80 per quanto riguarda i Die-Cast ci fu una crisi del settore, il modellismo, o se vogliamo dire "scusatemi la parola" le macchinine, non vendevano, i bambini erano interessati ai vari big-jim e Robot, per non parlare poi del boom che ebbero Vic20, Commodore 64, Spectrum. Io stesso ne sono testimone, quando mia madre mi comprò il computer le "macchinine" erano diventate per me di scarso interesse. Cio lo dimostra anche la chiusura di varie case storiche, come Dinkytoys, Corgitoys, e la nostra Mercury. La Polistil a metà decennio poi si concentrò esclusivamente sulle prorie piste elettriche e il modellismo statico cessò. Solo Burago resse il colpo, perchè proponeva modellini a bassissimo prezzo 1500 lire questo per le 1/43. Negli anni 90 ci fu la ripresa, fino ai giorni nostri che con l'avvento della Cina ci offre una vasta scelta ad una qualità esageratamente dettagliata ad un prezzo ottimo. Per esempio le Cararama di oggi potrebbero essere paragonate alle Politoys anni 60, ma non di prezzo. Le Politoys costavano care, 500 lire per una Giulia con 4 aperture e 350 lire per una Politoys export(serie economica). Ve ne dico un'altra poi: per una questione di sicurezza per il bambino che giocava con l'automobilina, furono eliminate le parti in plastica che potevano staccarsi ed essere ingerite, ecco quindi perchè negli anni 80 i modelli Die-Cast erano così scarni di portapacchi paraurti e fanalini applicati. Fateci caso e mi darete ragione per questa cosa, provate a smontare un modello anni 70. Prendiamo come esempio i fanalini. il perno che serviva ad infilarsi nel buco della sede veniva semplicemente fuso, si staccava con un niente. Aprite un modello anni 80 vedrete che non c'è nessun tipo di fusione, ma solo incastri a prova di caduta e i fanalini, specialmente quelli posteriori erano stampati sulla carrozzeria. Questo determinava una peggiore riproduzione a vantaggio però del prezzo e standard di sicurezza. Insomma traendo le somme possiamo dire che è stato il mercato ad affermare o meno la qualità dei modelli, se ci fate caso le Burago sono passate dalle 4 aperture alle 2 per ritornare alle 4 a fine anni 90. questa e come la vedo io.
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