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Carloarezzo
automodellantone
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Inserito il - 30/09/2014 : 12:30:18
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| eigi ha scritto:
Penso che ognuno debba farsi i propri conti, alla fine ... considerando, oltretutto, che le artigianali sono certamente affascinanti e fanno "figo", ma non sono affatto esenti da critiche
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Giustamente come dici tu ognuno si faccia i suoi conti su quanto effettivamente vuole investire sul modello... se uno ha posseduto da giovane l'auto vera e vuole il modellino perfettamente uguale alla sua auto vera e spendere 130 euro non gli fa paura, allora lì ci vuole lo speciale visto anche che l'Elite Models te la fa uguale identica e targata allo stesso modo... per chi invece la Giulia è un modello come un'altro e vuole spendere 10 - 15 euro suggerisco di farsi un giretto su ebay e prendersi quella che lo attira di più su questo range di prezzo....
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eigi
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Inserito il - 30/09/2014 : 12:58:48
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Perdonami, ma non è questione di avere "paura" o meno ... tutto sommato 130€ ce le possiamo permettere tutti e non bisogna aver posseduto la Giulia per aver voglia di averla in collezione, stiamo parlando fra appassionati di "macchinine" ...
credo, piuttosto, che si possa fare un discorso più ampio valutando l'opportunità o meno di un acquisto, comunque oneroso, di un prodotto non esente da critiche, che è da rispettare allo stesso modo di quanto lo è la scelta di un acquisto di fascia low cost. Il tutto tenendo ben presente che c'è una via di mezzo che, forse, potrebbe rappresentare la cosidetta scelta ponderata.
Il fatto che l'artigiano te la fa uguale identica a quella che avevi da giovane rientra nelle prerogative del prodotto artigianale, uno di quegli aspetti che rendono il pezzo "figo" ... qualitativamente, però, al confronto con prodotti d'altra provenienza non cambia una virgola: se è migliore lo è comunque (e in questo caso specifico molti dicono che lo sia) altrimenti resta quel che è.
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Carloarezzo
automodellantone
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Inserito il - 30/09/2014 : 13:37:07
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comunque, tornando a noi, se uno vuole un bel modello della Giulia, non deve stare tanto a vedere quanto sia lungo o quanto sia largo... si prende quello che dalle foto che trova gli piace di più...
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Alfa1750
automodellante
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Inserito il - 30/09/2014 : 14:03:41
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Ho aspettato per anni la pk360 e pk361 peraltro alla fine mai realizzate... chissà perchè. Era previsto anche l'F12 seconda serie... anche questo caduto nel dimenticatoio
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Carloarezzo
automodellantone
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Inserito il - 30/09/2014 : 14:20:15
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| Alfa1750 ha scritto:
Ho aspettato per anni la pk360 e pk361 peraltro alla fine mai realizzate... chissà perchè. Era previsto anche l'F12 seconda serie... anche questo caduto nel dimenticatoio
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Perché quando sono incominciati ad uscire i primi modelli da edicola che riproducevano gli stessi modelli insiame ai vari Minichamps, Starline ecc.. che li riproducevano in maniera più fedele, invece di reagire producendo modelli di buona fattura come avevano fatto già dal 1996 con la 75, hanno chiuso la ditta relegando per un breve periodo in Cina la produzione di modelli ,alcuni ben fatti come la Beta berlina, altri fatti molto male come la 33 e la 90... e il mercato li ha puniti...
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eigi
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Inserito il - 30/09/2014 : 14:57:29
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| eigi ha scritto:
Misurale, solo così potrai scoprire l'arcano ...
Ma, a parte l'esattezza della scala, a te, quale soddisfa di più, quale delle due "restituisce" meglio l'immagine dell'auto originaria? ...
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| Carloarezzo ha scritto:
comunque, tornando a noi, se uno vuole un bel modello della Giulia, non deve stare tanto a vedere quanto sia lungo o quanto sia largo... si prende quello che dalle foto che trova gli piace di più ... |
Vedi, Carlo, il cerchio si è chiuso ...
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eigi
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Inserito il - 30/09/2014 : 15:08:28
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E' cambiato il mercato, son cambiati gli utenti, e probabilmente il Patron di PK non se l'è sentita di affrontare la nuova avventura ... ha tentato di restare a galla ma con poca convinzione, evidentemente ... e con dei prototipisti non eccelsi, a giudicar dai risultati Pego (pego di così era difficile fare!).
Quel catalogo PK con le 1750/2000 ce l'ho anch'io e ogni tanto me lo guardo con piacere ... in effetti giunto a quella pagina mi viene un po' di "magone"
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baldotl
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Inserito il - 30/09/2014 : 16:27:37
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Appunto è il mercato che è cambiato, ma gia con l'arrivo di MINICHAMPS, tutti gli altri produttori si sono dovuti adeguare, chi non l'ha fatto a chiuso o venduto, pensate a Vitesse, che cerco di stare al passo dando seguito alle linee QUARZO e SKID, in Italia Best ha tenuto duro, e continua, con il tempo hanno portato la loro produzione ad un livello piu' alto, lontani ancora dagli altri che producono in Cina, ma adeguata ai tempi, Brumm segue la stessa strada,Bang che aveva sfornato ottimi modelli prima di chiudere era anchessa sulla strada giusta. Ma tornando a ProgettoK, la produzione era rimasta ferma alle finuture degli anni '80, in alcuni casi le coppe ruote erano di plastica grigia e con sbavature, alche se lo stampo riprendeva correttamente la linea della vettura, cornici vetro in tinta e non cromate, fanalini un po' grezzi parti riportate a essere gentili dire grosse e poco, come si poteva competere con quanto fatto da MINICHAMPS, IXO, SCHUCO? L'edicola è stata il colpo di grazia, ma non la prima causa, noi impieghiamo anni per sfornare un nuovo stampo, i cinesi a ritmo di uno ogni 15 giorni, non esenti da critiche vero ma loro ci sono arrivati alla 1750, Duna, Punto, Argenta ecc. se non possiamo batterli sui costi, neanche sulla velocità, ma non miglioriamo neppure la qualità...... traete voi le conclusioni. P.S. gli speciali sono altra categoria, difficile fare un confronto diretto con i diecast e/o resincast
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Luciocabrio
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Inserito il - 30/09/2014 : 17:31:35
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| eigi ha scritto:
| 512s ha scritto:
| eigi ha scritto:
In pratica, centimetro alla mano, son sbagliate entrambe (misurare larghezza, altezza e passo farebbe bene ad una valutazione generale più omogenea; creano l'equilibrio dei volumi) ...
ma tornando al concetto, "filosofico ma non tanto" , espresso in quell'intervista, e più volte enunciato anche nelle discussioni di questo forum da vari utenti (me compreso) , siamo sicuri che siamo di fronte a degli errori? Sposando tale filosofia e ammettendo che siano "errori voluti", allora, dovremmo quotare quella con l'"errore più riuscito" ... a questo punto sarebbe interessante stabilire: al netto delle finiture, dei dettagli e delle eventuali fotoincisioni, per ovvi motivi anagrafici presenti in maggior numero e in migliore qualità nelle realizzazioni moderne, la riproduzione "grezza" della scocca è migliore quella PK o quella edicolosa (o PMA o Kess)?
Però, forse, questo concetto riproduttivo è da confinare per i modelli dell'era del tecnigrafo e dei battilastra e non si lega bene con i prodotti del cad-cam e delle linee robotizzate.
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Devono esserci degli errori, perchè altrimenti certi particolari ridotti di 43 volte sarebbero invisibile o sfalserebbero il modello : queste sono cose che invece i cinesi che prototipizzano col computer non riescono a cogliere....
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E' proprio quello che diciamo (noi vecchi ) da molto tempo ... ma sarà proprio tutto vero quello che diciamo?
A parte che i "cinesi" si chiamano AutoArt, CMC, Minichamps, Spark, tanto per fare alcuni nomi arcinoti, che di certo prototipizzano all'europea e in Cina stampano e assemblano perchè costano poco (ancora oggi, malgrado tutto, e chissà per quanto ancora - forse poco!) ... i loro modelli ci piacciono e ne lodiamo forme e qualità.
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io non sono d'accordo sulla questione di falsare una linea omdettagli perché altrimenti il nostro occhio non le percepirebbe bene. non credo che tutti facciano cosi. a me suona come scusa....se una linea è fedele....è fedele...poi se io la percepisco diversamente...beh problema mio
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eigi
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Inserito il - 30/09/2014 : 17:53:41
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Guarda che c'è di mezzo l'occhio e la testa, non è una scusa; ci sono studi sulla percezione visiva e sull'elaborazione delle immagini da parte del cervello che vanno al di là delle personali convinzioni. Ti basti un esempio famoso: la 250 GTO di AMR non è affatto perfetta ma restituisce a chi la osserva le stesse sensazioni che dona la vettura originale; cosa che non riesce a fare nessuna altra realizzazione moderna dello stesso modello, magari più preciso se misurato al millimetro, ma "smisurato" per la vista e l'elaborazione che ne fa il nostro "centro nervoso". Un conto è guardare una vettura reale, in un contesto scalato interamente 1a1, ed un conto è guardare lo stesso oggetto, sempre nello stesso contesto, ma ridotto di 43 volte; i parametri cambiano inesorabilmente. Rimarrebbero gli stessi solo se anche tu e il contesto si scalassero dello stesso valore ... un Luciocabrio in 1:43 sarebbe un pezzo imperdibile
Le scuse sopravvengono quando si fanno modelli mediocri e ci si trincera dietro l'intoccabilità del modello speciale artigianale in resina ... allora siamo d'accordo
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Carloarezzo
automodellantone
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Inserito il - 30/09/2014 : 18:55:10
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le cose sono tre: 1) Progetto K ha avuto il merito di riprodurre alcuni modelli di auto italiane per collezionisti negli anni 80 e anni 90 che erano anni in cui nessuno produceva più modelli da collezione;in quegli anni chi voleva una Giulia o una 600 o una Fulvia doveva andare a una borsa scambio per trovare un modello obsoleto Mercury o Politoys (erano gli anni in cui internet non esisteva). I modelli Progetto K erano abbastanza fedeli nelle linee ma alcuni dettagli come le fanaliere in blocco tutte dello stesso colore, i cerchi con gomme di plastica, le decalcomanie posizionate storte, la mancanza dei pannelli interni, l posizionamento del retrovisore sotto il finestrino (Giulietta) non li rendeva di certo modelli eccelsi. Il prezzo era tutto sommato accettabile per l'epoca (28 mila lire nel 1996), si trovavano nei negozi di modellismo (che al giorno d'oggi sono quasi spariti) e le vendite andavano bene perchè per quei modelli non vi erano altri produttori che li producessero. 2) Poi è arrivato internet e le collezioni da edicola le quali hanno riprodotto gli stessi modelli con maggiore fedeltà grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie informatiche. Inoltre i vari produttori come Minichamps, Starline ecc. si sono messi a riprodurre con il loro standard i modelli italiani (Giulia, Gtv ecc...). In più i gusti dei collezionisti con il tempo sono cambiati, negli anni 90 avere una 600 o una GIULIA o una FULVIA in una riproduzione moderna, era grasso che colava, ora basta andare su ebay e scrivere Giulia o FULVIA e ti scappano fuori almeno 10 riproduzioni diverse di altrettanti produttori che si possono ricevere comodamente a casa per mezzo posta... 3) La cosa strana è che una buona riproduzione l'avevano fatta, la 75, declinata in differenti versioni come il 1.6 il 1.8 e il 2.0, avevano fatto le versioni da gara, avevano fatto anche la familiare... non si capisce perché non abbiano continuato con quel livello di qualità la 33, la 90, la 146 pur avendo spostato la produzione in Cina...
La Bang probabilmente doveva comprare le licenze Ferrari, fare nuovi modelli nel momento in cui le edicole erano innondate dalle varie Ferrari Collection... poi magari i figli di Tabarrini non se la sono sentita di continuare ed è finito tutto...
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Modificato da - Carloarezzo in data 30/09/2014 19:21:40 |
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raffa007
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Inserito il - 30/09/2014 : 20:31:14
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Caro Carlo ti do ragione in tutti i punti tranne che in uno: Tabarrini si chiamava Tamburini ed era socio di Grassini fino al 1990 nella ditta Box Model, poi dopo di quella data Tamburini ha fondato la Bang mentre Grassini la Best e dopo qualche anno l'Art Model che produceva e produce solo modelli Ferrari. Poi nel 2005 Tamburini visto che aveva avuto solo figlie, che come dicono a Roma non gliene poteva fregà de meno, e avendo un'età avanzata ha cercato di vendere il marchio, ma senza successo.
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nikita
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Inserito il - 30/09/2014 : 20:51:25
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La solita storia del obsoleto approssimativo ma fatto mano e il clinico perfetto chinese senz'anima, vero Luciocabrio ;-) ?
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Carloarezzo
automodellantone
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Inserito il - 30/09/2014 : 21:22:55
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| raffa007 ha scritto:
Caro Carlo ti do ragione in tutti i punti tranne che in uno: Tabarrini si chiamava Tamburini ed era socio di Grassini fino al 1990 nella ditta Box Model, poi dopo di quella data Tamburini ha fondato la Bang mentre Grassini la Best e dopo qualche anno l'Art Model che produceva e produce solo modelli Ferrari. Poi nel 2005 Tamburini visto che aveva avuto solo figlie, che come dicono a Roma non gliene poteva fregà de meno, e avendo un'età avanzata ha cercato di vendere il marchio, ma senza successo.
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a differenza di Minichamps e Norev che sono autentiche multinazionali, le aziende italiane Bang, Best, Progetto K, Brumm, Burago... erano tutte ditte a conduzione familiare di piccole dimensioni... secondo te perchè la Burago è fallita con il giro d'affari che aveva ?? perchè era gestita ancora in ottica familiare ...
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raffa007
automodellandonissimo
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Inserito il - 30/09/2014 : 22:52:01
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La Burago è fallita perché il Cavalier Besana e figli avevano toccato i beni dell'azienda alienandoli e prendendo anche forse dagli stipendi dei lavoratori, tanto che le ultime realizazioni erano montate male e le scatole rotte e scollate da nuove. Difatti come scrivevano quelli di Quattroruote è stato un fallimento che ha lasciato l'amaro in bocca: Poi le ultime 1/18 erano fatte in Cina (BMW Z4, Volkswagen Golf IV GTI)
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512s
iperautomodellante
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Inserito il - 30/09/2014 : 23:13:58
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| Luciocabrio ha scritto: [io non sono d'accordo sulla questione di falsare una linea omdettagli perché altrimenti il nostro occhio non le percepirebbe bene. non credo che tutti facciano cosi. a me suona come scusa....se una linea è fedele....è fedele...poi se io la percepisco diversamente...beh problema mio
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Eigi sottolinea 250 GTO AMR ed ha perfettamente ragione.. Su tutti i modelli ci sono alcuni particolari, come maniglie, montanti, scritte e marchi, lampeggiatori, che se fossero riprodotti in scala perfetta renderebbero ridicolo il modello Altro esempio: lo scalino della GTA in scala 1\43 è invisibile, ma tu prova a fare una GTA senza scalino e vedrai gli strali di migliaia di collezionisti...
| Carloarezzo Inserito il - Oggi : 18:55:10 -------------------------------------------------------------------------------- le cose sono tre: 1) Progetto K ha avuto il merito di riprodurre alcuni modelli di auto italiane per collezionisti negli anni 80 e anni 90 che erano anni in cui nessuno produceva più modelli da collezione;in quegli anni chi voleva una Giulia o una 600 o una Fulvia doveva andare a una borsa scambio per trovare un modello obsoleto Mercury o Politoys (erano gli anni in cui internet non esisteva). I modelli Progetto K erano abbastanza fedeli nelle linee ma alcuni dettagli come le fanaliere in blocco tutte dello stesso colore, i cerchi con gomme di plastica, le decalcomanie posizionate storte, la mancanza dei pannelli interni, l posizionamento del retrovisore sotto il finestrino (Giulietta) non li rendeva di certo modelli eccelsi. Il prezzo era tutto sommato accettabile per l'epoca (28 mila lire nel 1996), si trovavano nei negozi di modellismo (che al giorno d'oggi sono quasi spariti) e le vendite andavano bene perchè per quei modelli non vi erano altri produttori che li producessero. 2) Poi è arrivato internet e le collezioni da edicola le quali hanno riprodotto gli stessi modelli con maggiore fedeltà grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie informatiche. Inoltre i vari produttori come Minichamps, Starline ecc. si sono messi a riprodurre con il loro standard i modelli italiani (Giulia, Gtv ecc...). In più i gusti dei collezionisti con il tempo sono cambiati, negli anni 90 avere una 600 o una GIULIA o una FULVIA in una riproduzione moderna, era grasso che colava, ora basta andare su ebay e scrivere Giulia o FULVIA e ti scappano fuori almeno 10 riproduzioni diverse di altrettanti produttori che si possono ricevere comodamente a casa per mezzo posta... 3) La cosa strana è che una buona riproduzione l'avevano fatta, la 75, declinata in differenti versioni come il 1.6 il 1.8 e il 2.0, avevano fatto le versioni da gara, avevano fatto anche la familiare... non si capisce perché non abbiano continuato con quel livello di qualità la 33, la 90, la 146 pur avendo spostato la produzione in Cina...
La Bang probabilmente doveva comprare le licenze Ferrari, fare nuovi modelli nel momento in cui le edicole erano innondate dalle varie Ferrari Collection... poi magari i figli di Tabarrini non se la sono sentita di continuare ed è finito tutto |
Alla fine degli anni ottanta gli altri produttori che andavano per la maggiore ( Solido, Schabak, Brumm. Gama, Box Models) adottavano le stesse tecniche e chi voleva materiale pregiato doveva rivolgersi agli speciali . Solo con l’avvento dei Minichamps diecast, la qualità fece un balzo improvviso , ma anche il costo non era da poco ( si superava la soglia delle 50.000 lire per un diecast, che arrivava a costare come un buon kit…) Poi arrivo internet e soprattutto i modelli da edicola che fecero una concorrenza sfrenata ai progetto K ( e con qualche ombra…..) e i collezionisti poterono far incetta di modelli italiani inediti : ma a che prezzo? Mentre la qualità della verniciatura di una Giulia Progetto K dopo 25 anni è intatta ci sono alcuni, anzi, troppi modelli da edicola ( soprattutto color pastello ) con una verniciatura che dopo pochi anni è già in sofferenza, ma questo è un problema che non affligge solo gli edicolosi, anche la verniciatura di tanti Minichamps va in sofferenza, per non parlar dei Norev che si sbriciolarono.....
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Luciocabrio
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Inserito il - 30/09/2014 : 23:57:11
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| eigi ha scritto:
Guarda che c'è di mezzo l'occhio e la testa, non è una scusa; ci sono studi sulla percezione visiva e sull'elaborazione delle immagini da parte del cervello che vanno al di là delle personali convinzioni. Ti basti un esempio famoso: la 250 GTO di AMR non è affatto perfetta ma restituisce a chi la osserva le stesse sensazioni che dona la vettura originale; cosa che non riesce a fare nessuna altra realizzazione moderna dello stesso modello, magari più preciso se misurato al millimetro, ma "smisurato" per la vista e l'elaborazione che ne fa il nostro "centro nervoso". Un conto è guardare una vettura reale, in un contesto scalato interamente 1a1, ed un conto è guardare lo stesso oggetto, sempre nello stesso contesto, ma ridotto di 43 volte; i parametri cambiano inesorabilmente. Rimarrebbero gli stessi solo se anche tu e il contesto si scalassero dello stesso valore ... un Luciocabrio in 1:43 sarebbe un pezzo imperdibile
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si si so che ci sono degli studi dietro...io però personalmente preferisco sapere che è correttamente 43 volte più piccolo,piuttosto che più appagante.
per lr miniaturedi persone...mi sa che facevano una cosa del genere a mirabilandia :D
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Carloarezzo
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Inserito il - 01/10/2014 : 05:16:14
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Con un buon prototipista avrebbero potuto mantenere lo standard della 75 anche per i nuovi modelli però come ha detto Eigi magari non se la sono sentita di investire in un momento in cui tutti i collezionisti di auto italiane erano presi a investire sui modelli da edicola...
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baldotl
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Inserito il - 01/10/2014 : 08:50:55
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Ripeto il fenomeno edicola è arrivato dopo, avevano smesso di investire molto prima, hanno tenetato anni dopo con la produzione cinese con 145,146, Alfa 90, ecc. Avevo visto i prototipi delle Alfa 90 a Milano ad una fiera del giocattolo, non ricordo l'anno, non so cosa sia successo nei vari passaggi, ma nel tragitto per arrivare in cina qualcosa è andato storto, il modello prodotto era solo l'ombra del prototipo, se non ti giochi la carta della qualita poche possibilita' hai contro i colossi cinesi.
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Carloarezzo
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Inserito il - 01/10/2014 : 12:06:29
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Più o meno vale quello che sta accadendo in Italia per le piccole e medie imprese della manifattura... il mercato interno è saturo e con la crisi la gente spende sempre di meno. L'unica possibilità che le imprese hanno è quella di produrre per l'esportazione entrando in concorrenza con i gruppi stranieri... chi ce la fa sopravvive a costo di andare a produrre nei paesi dove la manodopera costa di meno, chi non si adegua chiude...
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