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giomboLancia
automodellandonissimo
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Inserito il - 08/09/2011 : 10:22:41
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| raffa007 ha scritto:
Pultroppo io invece sono pessimista anche per i produttori europei: la crisi dei consumi,la mancanza di ricambio generazionale (i giovani pensano solo al tecnologismo tipo telefonini,videogiochi,computer) i nostri cari modellini die-cast sono destinati a scomparire perché è impensabile che con le attuali situazioni sociali e economiche l'Europa possa soppiantare la Cina nella produzione di modellismo. A meno che non ci si rivolga ad artigiani che si fanno pagare profumatamente (da 200-300 euro a 5000)
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Sto seguendo questa discussione con molto interesse e ho imparato diverse cose riguardo al mondo di modellismo. Non sono d'accordo con il pessimismo Raffa: La crisi economica e l'aumento dei prezzi è, secondo me, la causa principale della crisi del modellismo. Secondo me c'è il ricambio generazionale (almeno per ora). Qui sul forum sono in tanti che hanno tra i 17 e 30 anni e credo quindi che ancora per un bel pezzo il mercato del modellismo ci sarà. Riguardo alla mia generazione (ovvero dal 1995 in poi) ammetto che siamo pochissimi: L'auto e il modellismo non interessano ai giovani. Io e mio cugino Tommy siamo un caso a parte.
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vale61
automodellandonissimo
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Inserito il - 14/12/2011 : 17:56:39
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Brutte (o buone?) notizie dalla Cina.
Pare che alcuni siti produttivi situati in Cina siano falliti, True Scale e Biante pare abbiano in pratica perso tutta la loro capacita' produttiva e pare non riescano neppure a recuperare gli stampi di loro proprieta' da cui il rischio delle due aziende di fallire o nella migliore delle ipotesi ritardare di parecchio le uscite di nuovi modelli.
La fonte e' il libricino di gplegends, non ho ancora potuto leggere bene l'articolo, quindi se qualcuno ha notizie ... appena ho un attimo apporfondisco e aggiorno.
Ciao Vale.
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n/a
deleted
Nota:
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Inserito il - 14/12/2011 : 18:16:26
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| giomboLancia ha scritto:
Secondo me c'è il ricambio generazionale (almeno per ora). Qui sul forum sono in tanti che hanno tra i 17 e 30 anni e credo quindi che ancora per un bel pezzo il mercato del modellismo ci sarà. |
Dici davvero, Giombo? Evidentemente non sei mai stato a una borsa scambio!
Rispondendo a Vale, il fallimento degli stabilimenti che producevano per Biante e True Scale non sarà stato pilotato da qualcuno interessato ad acquisirne macchinari e stampi? Quasi 11 anni fa, una vicenda simile provocò il fallimento della Vitesse, dalle cui ceneri nacque immediatamente la Ixo.
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mgmidget
automodellantone
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Inserito il - 14/12/2011 : 20:39:36
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Alcuni elementi che mi vengono alla mente... I costi di produzione grosso modo si dividono in quelli di stampo che vanno suddivisi sulla tiratura totale e quelli di montaggio che aumentano con la tiratura, i primi diminuiscono col numero di pezzi prodotti i secondi sono proporzionali a questo numero. Per fare diminuire i primi occorrono innovazioni tecnologiche e investimenti. Come esempio mi vengono in mente due casi. Quando la Corgi Toys ha "battuto" la Dinky (principale competitor di allora) con i primi "arredi interni" realizzati con un semplice (col senno del poi) stampo sottovuoto. E quando la Burago (il comm.Besana) ha sfruttato l'elasticità del materiale per realizzare uno sterzo molto più economico di quelli allora prodotti con tanto di cremagliera etc... Per quanto riguarda i costi di montaggio si racconta, ma non ne ho conferma è solo una voce pur se verosimile, che una nota marca italiana degli anni '60 aveva potuto introdurre modelli con numerose aperture grazie ad un semplice "meccanismo". Si rivolgeva alla parrocchie a cui offriva una cospicua donazione e in cambio le fequentatrici della detta parrocchia montavano... Secondo me quello che è successo con la Cina è questo. La Minichamps per prima si è resa conto che il difetto delle macchinine "made in china" era la progettazione a dir poco carente, qundi progettavano qui e producevano là con costi di mano d'opera ridicoli rispetto ai nostri. Cosa che consentiva di introdurre numerosi particolari separati da montare a parte. Inoltre, credo, noleggiassero gli stampi per coprire la loro "tiratura limitata" (ho sempre avuto il sospetto che il limite fosse quello del loro mercato). Credo di non sbagliare ma mi ricordo di aver confrontato una BMW Z3 Minichamps e una delle prime Hongwell e lo stampo pareva assolutamente il medesimo (ma il costo un decimo)... Se ora la mano d'opera in Cina (giustamente) costa di più è chiaro che bisogna risparmiare sui costi di montaggio, ovvero abbattere il numero di particolari aggiunti. D'altra parte ora, per fare un'esempio, la Mondo ha imparato a progettare bene con pochi pezzi (e tirature molto alte) come la Estoque che ha perfino il volante specifico ma non più di una decina di pezzi in totale... che con opportune rifiniture personali è diventata davvero un modello piacevole (lo posterò...) Basta confusi sproloqui... (i miei intendo) devo per vostra fortuna andare
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Sandro |
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