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 Test Cadillac "Eldorado" Conv. AA & Serie 75 GMP
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giomboLancia
automodellandonissimo



Inserito il - 30/11/2011 : 15:26:33  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di giomboLancia Invia a giomboLancia un Messaggio Privato Aggiungi giomboLancia alla lista amici
SCHEDA DEL MODELLO
Marca: Cadillac
Modello: Serie 62 “Eldorado” Convertibile M.Y 1959
Anno: 1959
Produttore: AutoArt Signature


DESCRIZIONE:

L' Eldorado è un' autentica icona dell'automobilismo americano. Eccessiva in tutto, le sue “pinne” posteriori (molto di moda all'epoca ) erano enormi ed erano la sua caratteristica prinicipale in particolare nella Model Year 1959, considerata la più bella Eldorado di tutte. All' Epoca costava uno sproposito ma ebbe comunque successo e la sua immagine rafforzò notevolmente l'immagine della Casa. Tuttora l' Eldorado (in particolare la MY 1959) è ricercatissima dai collezionisti Americani e la sua valutazione è sempre molto elevata.

Visto che ho anche la Serie 75 (Modello a 4 porte limousinene della Serie 62, rcensito un anno fa) della GMP Precision e visto anche che hanno lo stesso prezzo ufficiale (160 Euro circa) ho voluto fare un confronto qualitativo tra i due modelli.

ESTERNO:


In entrambi i casi gli esterni sono soddisfcenti: I frontali sono entrambi dettagaliati e ben riprodotti. Forse il logo Cadillac della Serie 75 potrebbe essere meno approssimativo. Le numerose cromature e orpelli presenti nelle due Cadillac sono stati riportati correttemente in plastica cromata. Anche i posteriori sono di ottimo livello: l'AutoArt non ha la targa mentre il GMP ha una targa di prova, piuttosto piacevole alla vista. L'AutoArt ha i tubi di scarico cromati (al contrario della GMP ) ma sono tropo piccoli (mentre il GMP li ha di corrette dimensioni). La GMP ha l'antennina riportata mentre l'AutoArt non ce l'ha. Altro dettaglio mancante dell' AutoArt è la serratura delle portiere, che non è stata nemmeno tampografata. I cerchi dell' AutoArt sono un po' piccoli mentre gli pneumatici sono di maggiore qualità rispetto al GMP. I fari posteriori del GMP sono troppo piccoli mentre l'AUTOart li ha delle giuste dimensioni.

INTERNI:

Passiamo agli interni:
La GMP presenta un abitacolo molto curato e dettagliato: A parte il volante eccessivamente spesso e collocato troppo in basso, la qualità generale è maggiore rispetto all'AutoArt. I sedili anteriori sono in plastica morbida mentre quelli posteriori sono di plastica ruvida ricoperta parzialmente di tessuto. Il soffitto (dove c'è anche la luce di cortesia ) e il pavimento sono in tessuto, la plancia è discretamente dettagliata. Una chicca davvero interessante sono gli strampuntini estraibili, anche'essi in plastica ruvida. Buono il bagaglio di entrambe: E' ricoperto in tessuto e c'è la ruota di scorta.
L'abitacolo della AutoArt lascia l'amaro in bocca: I sedili sono in plastica rigida e sono mal verniciati, le alette parasole e il bracciolo centrale sono fissi , la capote è in plastica rigida. Tutti difetti non irrilevanti e che avrebbero meritatato maggiore attenzione da parte dei progettisti dell' AutoArt. Per pro, i tappetini sono separati dal pavimento e sono in tessuto, il parabrezza è molto realistico tant'è che sembra fatto in vero vetro. Corretta la plancia e la strumentazione, dettagliati ma plasticosi i pannelli porta. Il motore di entrambe è migliorabile: E' riporatato correttamente ma nessuno delle due va nel dettaglio. Si potrebbe dire che la Gmp è un po' meglio, dato che il suo motore è stato colorato maggiormente. Il fondino dell'AutoArt è in metallo mentre quello della Gmp in plastica. Gravissima l'assenza delle sospensioni su entrambe: Le Auto Americane sono famose per le loro sospensioni “dondolanti” in particolare le Cadillac.

ASSEMBLAGGIO E VERNICIATURA:


Il GMP risulta ben assemblato esternamente mentre internamente i sedili anteriori e la plancia non sono stati incollati perfettamente alla scocca. L'AutoArt ha un assemblaggio e una verniciatura sotto le aspettative: I sedili, come scritto prima, hanno evidenti sbavature di vernice mentre le parti apribili non s'incastrano perfettamente con la scocca, in particolare il baule. Per il resto non ci sono altre note negative da segnalare.

RAPPORTO QUALITA' PREZZO:


Per entrambe il prezzo di 160 Euro è troppo alto. La GMP però è complessivamente più curata dell'AutoArt. Quest'ultima presenta troppe economie, inaccettabili persino in un AutoArt Millennium. Un esempio: Il Duetto di AutoArt costa 40 Euro in meno ma ha la capote in gomma, i tappetini asportabili e un vano motore migliore. A mio parere, ha fatto questo ragionamento:

1. AutoArt ha voluto velocizzare la produzione per venderla sotto Natale, puntando quindi a un grande successo di vendite.
2. Il modello è molto grande ed è un icona dell'auto americana, perciò merita una serie Signature ma non sono disposti a mettere un budget elevato.
3. Le auto americane che riproducono vanno soprattutto al mercato americano che forse accetta senza troppe remore qualche economia in più.
Insomma, molto furbi quelli dell'AutoArt, scegliendo il mese dell'anno giusto e facendo economie sono riusciti a guadagnarci di più rispetto ad altri modelli.
Il modello è sicuramente molto bello a vedesri e sono molto contento di averlo acquistato però queste troppe economie mi lasciano l'amaro in bocca.
Consiglio a chi vuole predersi questo modello di aspettare che i prezzi si abbassino un po' oppure di prendere la Serie 75 che si trova a prezzi davvero interessanti. Io l'ho acquistata su Model Car World un anno fa a 75 Euro.

IN SINTESI: Cadillac Serie 62 Convertibile – AutoArt



PREGI:
ORIGINALITA' DEL SOGGETTO:
Un icona dell'Auto americana è stata già riprodotta da Maisto, ma la qualità di questa riproduzione di AutoArt è decisamente migliore.
FONDINO: E' stato riprodotto in metallo ed è anche piuttosto dettagliato. Appagante per il collezionista vedere il numero dell'esemplare posseduto.

PARABREZZA:
Il parabrezza è stato riprodotta con grande cura ed è molto realistico. La plastica che simula il vetro è molto realistica ed è anche molto piacevole e liscia al tatto.

DIFETTI:

SEDILI:
Sono stati riprodotti in plastica rigida e mal verniciati. In un modello di questo prezzo ci si aspetta sedili in similpelle oppure in tessuto.

CAPOTE: La capote, come i sedili, è stata riprodotta in plastica rigida. Andava riprodotta in un materiale più morbido al tatto e di maggiore qualità.

SOSPENSIONI: L'assenza delle sospensioni in un modello del genere è molto grave.








Modificato da - giomboLancia in Data 30/11/2011 15:46:46

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n/a
deleted



Inserito il - 30/11/2011 : 15:38:03  Link diretto a questa risposta Aggiungi n/a alla lista amici
Belle entrambe, con le solite note dolenti di economie che fino a 3-4 anni addietro erano sconosciute per l'autoart che IMHO poteva vantare il miglior rapporto qualità prezzo.
L'abitacolo non curato ormai sta diventando una pessima consuetudine...almeno sulle cabrio potrebbe, meglio dovrebbe essere molt più rifinito....

Fortunatamente non mi interessa né la tipologia, né l'epoca, così evito di confermare i difetti riscontrati dal buon Giombo








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giuseppas
automodellandonissimo



Inserito il - 30/11/2011 : 16:20:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di giuseppas Invia a giuseppas un Messaggio Privato Aggiungi giuseppas alla lista amici
ottima recensione anche in questo caso recensione che ho letto molto molto attentamento, anche io ho già prenotato questo modello di Cadilla della AA, complimenti Giombo effettivament enon capisco un prezzo eccessivamente alto per questo bel modello.







  Firma di giuseppas 
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pes87
automodellantino



Inserito il - 30/11/2011 : 18:29:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di pes87 Invia a pes87 un Messaggio Privato Aggiungi pes87 alla lista amici
Anche io possiedo la 75 di Gmp Precision e anche io, come te, l'acquistai su Modelcarworld alla stessa cifra esattamente un anno fa. Oggi passo per caso da Zeppelin a Milano e vedo in vetrina l'AA '59 ( che aspettavo da una vita, magari in versione coupè). Da quel poco che ho potuto intravedere gli interni sono stati realizzati con molta economia, per non parlare della capote...di fianco c'erano alcune riproduzioni Sun Star( Nash, Montclaire etc) che non sfiguravano affatto (anzi, se siete interessati come me allle americane d'annata Sun Star sta facendo passi avanti notevoli....). Poi scorgo il prezzo di listino...195 EURO! Sapevo che Zeppelin fosse caro ma non cosi tanto...







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