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La Fiat Duna si prende la rivincita: inserita dall’Aci tra i modelli di interesse storico L'auto più brutta del Lingotto entra a far parte della lista dei veicoli che andrebbero salvati dall'estinzione. Al pari di un altro 'caso': l'Alfa Arna di Daniele Boltin | 19 novembre 2013 Commenti (287)Più informazioni su: Aci, Alfa Romeo, Auto, Fiat, Lingotto.
Share on ocOn (usa le C)otizieShare on printShare on emailMore Sharing Services119Quando si parla di una macchina brutta è impossibile non pensare a lei. Anzi, nell’immaginario collettivo italiano è diventata la macchina brutta per eccellenza. Dal suo lancio sul mercato nel 1987, è sempre stata vista così la Fiat Duna, una delle automobili più controverse mai prodotte dal Lingotto, ma dopo quasi 30 anni dalla sua nascita si è presa una rivincita sui luoghi comuni. L’Aci, infatti, ha pubblicato a novembre 2013 la lista dei modelli di interesse storico. Si tratta di un elenco di 340 veicoli, che hanno almeno 20 anni di età, ai quali poi vanno aggiunti tutti quelli immatricolati oltre 40 anni fa. La berlina Fiat quindi, è entrata nell’Olimpo dei mezzi che andrebbero salvati dall’estinzione. Negli anni, molti proprietari di una Duna hanno deciso far sparire la propria auto, spesso rottamandola, e adesso il numero di questi veicoli è piuttosto limitato. Motivo che ha spinto i vertici dell’Aci a inserirla in questa lista. E a sottolinearlo è stato il presidente dell’Automobile Club, Angelo Sticchi Damiani, spiegando che, come emerso dai dati del Pra, “in Italia ne sono rimaste pochissime”.
La Duna è stata introdotta sul mercato italiano a partire dal 1987. Gli indizi che facevano pensare che non avrebbe avuto successo c’erano già tutti. A partire dall’estetica, che riprendeva il riuscito frontale della Uno, abbinato a un retro squadrato e sgradevole, per arrivare alla campagna pubblicitaria, che aveva come protagonista un personaggio simile al ragionier Filini di fantozziana memoria, che nello spot veniva anche tamponato a bordo della sua Duna. Da un’altra Duna. Secondo i piani del Lingotto, berlina doveva sostituire la 128, ma il confronto non era dei più facili. La 128, infatti, è stata eletta auto dell’anno 1970, e in 14 anni di carriera aveva venduto oltre 3 milioni di esemplari. Così non è andata per la nuova berlina Fiat, sulla quale il sipario è calato nel 1991. Dopo soli quattro anni il Lingotto ha deciso di mandare in pensione il modello, ma ha tenuto in commercio la versione station wagon, chiamata però Innocenti Elba, e venduta fino al 1997. La Duna, inoltre, è stata oggetto e spunto di critica e di comicità, ma oggi di lei si sono perse le tracce. E non solo sulle strade italiane, ma anche nel sito ufficiale della Fiat: basta provare a digitare il nome dell’auto all’interno della home page del Lingotto e non spunterà nessun riferimento, nessun link, niente di niente. Dimenticata. Sparita.
Tra le auto brutte entrate nell’Olimpo dei veicoli storici, la Duna non è sola. L’Aci ha inserito nella lista un altro flop all’italiana: l’Alfa Romeo Arna. Questa macchina è stata un fallimento in tutto e per tutto. Progettata per entrare nella classe media e fare concorrenza alla Volkswagen Golf, è nata come frutto di una joint venture tra Alfa Romeo e Nissan, con la scocca derivata dalla giapponese Pulsar e la meccanica dell’Alfasud. La Casa del Biscione, al tempo di proprietà dell’IRI, ha costruito in tempi da record un nuovo stabilimento a Pratola Serra, in provincia di Avellino per costruire la nuova auto. Alla sua uscita sul mercato nel 1983, però, l’Arna aveva un design già obsoleto, di stile orientale e che non aveva niente in comune le auto italiane. La produzione è durata per soli tre anni e mezzo, e nel 1987 l’Arna è andata in pensone, dopo soli 53mila esemplari prodotti. Un fallimento che oggi è la fortuna di quest’auto, diventata una vera rarità
Messaggi: 6972 ~ Membro dal: 19/12/2005 ~ Ultima visita: 01/06/2025
Totalmente positivo, ne hanno demolite così tanto perchè considerate delle schifezze, che circolanti non ce ne stanno più. Non nascondo che una Duna da fare targa oro ASI la prenderei, su Subito ce ne stavano alcune immacolate di cui una rossa come quella dello spot
Regione Sardegna ~Prov.: Cagliari ~ Città: Cagliari ~ Messaggi: 1192 ~ Membro dal: 10/11/2009 ~ Ultima visita: 04/06/2015
Regione Liguria ~Prov.: Genova ~ Città: 쪼 알리 ~ Messaggi: 4628 ~ Membro dal: 23/02/2012 ~ Ultima visita: 05/07/2024
n/a
deleted
Nota:
Inserito il - 20/11/2013 : 14:58:42
Sic et simpliciter, perché faceva cacare, Cars. Anche secondo i parametri di 25 anni fa. All'epoca avevo conosciuto alcuni dipendenti Fiat che per primi ne parlavano con imbarazzo. D'altro canto, la casa torinese non vi aveva investito più di tanto, limitandosi ad adattare ai mercati europei un modello concepito per quelli sudamericani. Perché le compatte tre volumi, in Italia, non le voleva più nessuno. Mentre nel resto d'Europa si compravano gli scarafoni di casa propria. Oppure giapponesi. Che, rispetto a una Fiat di quegli anni, costavano assai meno. Ed erano fatti molto meglio.
Firma di n/a
Prov.: Genova ~ Città: Genova ~ Messaggi: 2521 ~ Membro dal: 19/12/2005 ~ Ultima visita: 17/08/2015
beh....le 3 volumi derivate dalle 2...hanno sempre fatto cag.are (passatemi il termine)...vedere la corsa 3 volumi...forse pure peggio della duna
no direi Lucio, rimanendo in casa Fiat, la Regata e la Prisma erano ottime rinterpretazioni , anche la Jetta prima serie e la Solara non erano male , ma gli esempi di tre volumi felici derivate dalle due volumi si possono potrarre senza problema Le difficoltà c'erano con le segmento B, qui si che c'è una serie di orrorii da far impallidire anche il più esaltato seguace dei 3 volumi....
Messaggi: 6972 ~ Membro dal: 19/12/2005 ~ Ultima visita: 01/06/2025
La lista ACI storico fa acqua da tutte le parti...non hanno inserito le Alfa 75 1.6, 1.8 e TD, le Dyane e vanno a mettere quel cesso della Duna in lista chiusa?
Per me è no (cit.)
Ciao Ciao
Prov.: Pisa ~ Città: Bientina ~ Messaggi: 1201 ~ Membro dal: 13/02/2007 ~ Ultima visita: 25/07/2024
Shamal 84 ha scritto: Per farci cosa? andare ai raduni, essere preso per il cu.. da tutti e poi vincere il premio "sfigàto dell'anno"?
Nah per divertimento, noi facciamo raduni con i cessi anni '80, '90, giusto per scherzare su cosa guidiamo etc... poi farebbe ridere affiancarsi al signorotto con la Giulietta Ti tutta lucente e targa smaltata dorata, mostrando a sua volta la targa oro su una Duna, trash puro!!
Regione Sardegna ~Prov.: Cagliari ~ Città: Cagliari ~ Messaggi: 1192 ~ Membro dal: 10/11/2009 ~ Ultima visita: 04/06/2015
eppure era una macchina onesta ed affidabile, robusta, il giudizio sulla linea era più che altro frutto di una campagna denigratoria ai danni della Fiat di quel periodo. Il muso era simpatico, e anche vista da dietro era piuttosto razionale, nei colori metalizzati era anche piuttosto elegante. Purtroppo la Duna nacque in un periodo in cui le tre volumi medio-piccole erano già al tramonto, e, per ciò che riguarda la Fiat, era in una collocazione di mercato piuttosto infelice, tra la best-sellers Uno e la innovativa 2 volumi Tipo. fu proprio quest'ultima, che la "uccise"...
A proposito di robustezza, questa Duna Week end del 90, ancora in giro, ha superato i 400mila km senza problemi, con ancora il suo motore, alla faccia delle auto moderne, che fanno fatica a superare i 150mila per poi incominciare con i problemi ( attualmente ne ha 441mila, e viene usata senza riguardi come auto da officina).
Firma di gt79
GT79
Regione Emilia Romagna ~Prov.: Estero ~ Città: Romagna mia Romagna in fiore!! ~ Messaggi: 6410 ~ Membro dal: 19/12/2005 ~ Ultima visita: 09/01/2016
Michele onestamente non so con quali criteri sia stata redatta la lista, quello che scriverò sono solo mie supposizioni: L'idea della lista parte dalla mai nata lista chiusa ASI con la quale l'ASI avrebbe dovuto selezionare le auto meritevoli delle agevolazioni per bollo e rca, purtroppo l'ASI ha preferito far cassa con le iscrizioni facili e ha permesso l'iscrizione e l'esenzione a tutti i proprietari di auto ultraventennali siano esse rare Golf VR6 o banali 1,4 CL. Il principio dell'agevolazione sarebbe aiutare il proprietario a mantenere basse le spese fisse nel periodo di transizione tra i 20 e i 30 anni al fine di non rottamare/esportare il patrimonio automobilistico italiano, il problema è stato che i soliti furbetti hanno iniziato ad utilizzare vecchi scassoni come Uno, Tipo, Golf II base e Dedra base facendo si che le compagnie di assicurazione abbiano aumentato e limitato fortemente le polizze per auto ultraventennali. Detto questo per alcuni modelli sono d'accordo con l'ACI: selezionare solo versioni particolari come Tipo 1,8 e 2,0 è giusto perchè molto rare già da nuove, ma escludere le 75 con i bialbero a carburatori oppure tutte le 33 esclusa la 1,7 16v è esagerato, così come selezionare tutte le Duna e ignorare la Corsa TR, oppure mettere in lista la 500 sporting e Dyane e le e30 più economiche.
Ciao Ciao
Prov.: Pisa ~ Città: Bientina ~ Messaggi: 1201 ~ Membro dal: 13/02/2007 ~ Ultima visita: 25/07/2024
Siccome poi ti trovi auto come una Tipo 1.1 tenuta come un gioiello, magari restaurata con cura perchè il proprietario ci tiene tantissimo, perchè questa ad esempio non dovrebbe rientrare come auto storica? Alla fine si farebbe la classica selezione delle migliori mentre le altre considerate rottami, vengono demolite senza pietà. E' anche per questo che non esistono liste precise e preferiscono iscrivere tutto basta che abbia 20 anni...
Dovrebbero invece vedere le auto dal vivo, per evitare i furbi che con photoshop modificano le foto oppure fanno le foto ad altre auto, oppure nel caso di vetture tenute male, rivederle annualmente ad ogni rinnovo per vedere se il proprietario l'ha fatta restaurare o comunque dimostrare che quell'auto deve essere "superiore" alle altre per meritarsi l'iscrizione come auto storica. Cioè, dare il giusto a chi lo merita e toglierlo a chi non se lo merita.
Io di mio, sto facendo il pazzo con la Y10, cercando pure le viti originali per sostituire quelle che hanno mischiato vari meccanici in 23 anni che ha, so che non è considerabile quanto una Turbo o GT, però ci sto mettendo tutto il possibile per conservarla e comunque darle un'immagine superiore alle tante Y10 consumate che circolano in Italia... quando poi su Subito.it mi vedo cagate tutte modificate, interni distrutti, ruggine, cerchi in lega impensabili e sotto la scritta "vettura iscritta asi", lì mi girano le balle.
Regione Sardegna ~Prov.: Cagliari ~ Città: Cagliari ~ Messaggi: 1192 ~ Membro dal: 10/11/2009 ~ Ultima visita: 04/06/2015
Non dico della Duna; poverina, è già stata abbondantemente maltrattata nel corso del tempo, fin oltre i suoi demeriti che non sono tanto più elevati di altre vetture dello stesso tipo; ma lo sappiamo bene che se si può dare addosso al prodotto italico, meglio se FIAT, non esiste sport più praticato.
Ma la cosa della quale poco mi capacito è un'altra. Leggo le parole del presidente di Aci Nazionale, l'ing. Angelo Sticchi Damiani, il quale proprio in merito all'attuale elenco affermava: “Non tutti i veicoli vecchi sono storici: solo quelli che testimoniano lo sviluppo automobilistico nel corso degli anni, in termini di tecnologia, design, eleganza e prestazioni sportive, possono fregiarsi del titolo di “auto di interesse storico”, meritando così a pieno titolo le tutele riconosciute dalla legge”. Bene. Che non tutti i veicoli vecchi siano da considerare “auto di interesse storico” meritando quindi "a pieno titolo le tutele riconosciute dalla legge" mi trova pienamente d'accordo. Ma, accettando per un attimo (ma solo per un attimo!) pure il fatto che la Duna, l'Arna (e anche altre), siano vetture di interesse storico secondo i termini indicati dall'Ing. Angelo Sticchi Damiani, mi si può spiegare il motivo che ha portato "un pool di esperti chiamati a far parte della Commissione Registro Storico dell’Automobile Club d’Italia" a redigere "la lista dei modelli ritenuti di interesse storico e collezionistico" tralasciando, ad esempio, e per restare all'interno della stessa casa fattrice dell'imputata da questo thread, la 128 Berlina e la Uno Fire? In quest'ultima son presenti, tra l'altro, una vettura tutta ma anche un motore storico.
Tanto per divertirvi
Regione Estero ~Prov.: Roma ~ Città: roma ~ Messaggi: 8937 ~ Membro dal: 10/05/2007 ~ Ultima visita: 01/04/2023
Spero sia provvisoria, o meglio m'auguro sia una bozza, perchè così com'è composta mi sa tanto di guazzabuglio compilato da pseudo competenti da bar.
Lista basata sulla rarità? Dalle parole dell'Ing Damiani tale parametro non si evincerebbe e tra l'altro sarebbe un parametro difficile da intendere: rara perchè prodotta in serie limitata? Oppure rara perchè venduta poco e quindi prodotta per poco tempo: ergo, nessuna se la cagava allora, figuriamoci ora? O, ancora, rara perchè quelle prodotte si sono dissolte in ruggine e pezzi di ricambio da sfasciacarrozze a causa della loro scarsa qualità? Boh! In ogni caso la lista presenterebbe luci ed ombre
Per esempio: sono presenti tutti i tipi di Oldsmobile! Perche!? Forse perchè chi ha compilato la lista s'e ricordato di questo marchio ma non sa da dove cominciare per fare una scelta dei modelli " ... che testimoniano lo sviluppo automobilistico nel corso degli anni, in termini di tecnologia, design, eleganza e prestazioni sportive, (che) possono fregiarsi del titolo di “auto di interesse storico”, meritando così a pieno titolo le tutele riconosciute dalla legge”?.
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ma passati i 20 anni...non tutti iveicoli diventano d'epoca?E non godono tutti di bollo e assicurazione agevolati? La mia punto è nella lista...e sono riuscito a iscriverla al registro fiat...così risparmio qualcosa di assicuraione...ma il bollo resta...ed è salato
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Mi permetto di dire la mia, il discorso auto d'epoca mi tocca fin troppo da vicino. Purtroppo quella lista è una cosa con la quale chiunque abbia intenzione di avere una macchina "storica" deve fare i conti, non voglio annoiare nessuno con i problemi a cui si va incontro, soprattutto se importi una macchina dall'estero, ma il discorso "auto di interesse storico" è fin troppo abusato e quella lista, alla fine, non serve ad una cippa di nulla. Il discorso esenzione dal bollo, invece dipende molto anche dalle regioni.
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